Giulianova, sequestro record di marijuana: 2 tonnellate. Valore 10 milioni.

Due tonnellate di marijuana purissima, suddivise in poco più di 30 balle del peso ciascuna tra i 21 e i 22 chili, per un valore complessivo di circa 10milioni di euro.

E’ stata chiamata “D-Day” l’operazione condotta dai carabinieri della compagnia di Giulianova, coordinati dal capitano Domenico Calore e dal luogotenente Paolo Gentile, con la collaborazione degli uomini dell’arma della stazione di Fossacesia.

Un quantitativo enorme, destinato probabilmente al mercato del centro sud Italia che i trafficanti avevano nascosto all’interno di un furgone custodito in un capannone, nelle campagne di Fossacesia, nel chietino. In manette è finito un pugliese di 49 anni, Giovanni Carabotti, con precedenti penali contro il patrimonio. Ma in passato non avrebbe mai avuto a che fare con spaccio e traffico di droga. Da domenica sera si trova rinchiuso nel carcere di Lanciano.

L’operazione non è finita perché Carabotti non poteva certo essere da solo a gestire il traffico di marijuana, come ha spiegato lo stesso capitano Calore. Dietro dunque una vera e propria organizzazione criminale, dedita al traffico internazionale di droga. I militari hanno anche sequestrato un gommone di 10 metri di lunghezza, dotato di due motori fuoribordo Mercury da 500 cavalli ciascuno, e di un sofisticato sistema radar.

L’imbarcazione avrebbe solcato l’Adriatico dai Balcani, probabilmente dall’Albania, per il trasporto dell’ingente quantitativo di droga. Forse potrebbe essere stato utilizzato in un’altra circostanza. E’ nuovissimo e non presenta i tipici segni di una permanenza in mare per molto più tempo.

I carabinieri sono riusciti a scoprire il traffico di marijuana quasi per caso. La pattuglia del radiomobile di Giulianova aveva fermato per un normale controllo Carabotti, mentre era a bordo della sua auto e stava percorrendo la statale Adriatica, a Cologna Spiaggia. I militari hanno capito subito che qualcosa non andasse. Lo hanno lasciato andare ma poi si sono messi alle sue calcagna per scoprire gli strani movimenti.

L’uomo era sempre pieno di soldi, tuttavia nullafacente e alloggiava in un albergo di Roseto. Dopo giorni di pedinamenti, i carabinieri sono entrati in azione, a Fossacesia, dove Carabotti aveva probabilmente il compito di consegnare il furgone carico di balle di droga. L’opera di investigazione non è finita. Perché si cercano ora gli altri componenti la banda.

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da Cityrumors

 

 

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