La lunga e tortuosa strada che il progetto ha percorso dovrebbe essere al termine.
Da riconoscere la particolarità di tale progetto, sicuramente innovativo e delicato, cose per cui i tempi si sono così tanto protratti.
Il cammino, particolarmente burocratico, è passato prima alla Regione, richiedendo 4 anni, per poi attraversare le difficoltà comunali, altrettanto numerose, appunto per la specificità, originalità e locazione scelta del progetto.
I diversi soci dell’associazione, comunque hanno sempre portato avanti tale progetto, sicuri della validità e del riconoscimento alla fine delle sue diverse e numerose autorizzazioni via via ottenute e peculiarità :
1) unico nel suo genere per tutto l’Abruzzo e oltre;
2) riconoscimento e rilascio della Concessione Demaniale anno 2013;
3) rispetto delle Norme del Piano Demaniale Comunale;
4) propedeutico allo svolgimento ed insegnamento di uno Sport affascinante, pulito, ambientalista, culturale, turistico, formativo, informativo fin’anche terapeutico;
– uno sport con pochissimi limiti di idoneità, sia fisici che di età, essendo
praticabile dagli iniziali 8 anni in piscina per poi dai 10 anni fino a 14 come
Junior ad arrivare senza limiti di età, con particolari finalità adatte ai
Diversamente Abili;
– uno sport che educa al rispetto ed alla conoscenza di un elemento, ormai a
rischio, che tocca tutti i popoli del Mondo: IL MARE.
Il riconoscimento di tutto ciò ha sicuramente prevalso sulle difficoltà oggettive, dando una immagine molto positiva (importante in questi tempi piovosi di… “avvisi”), alle varie Amministrazioni Regionali e Comunali interessate dal progetto, dimostrando che, di “scorciatoie” se ne possono fare a meno, mentre l’utilizzo della diritta via alla fine porta al riconoscimento di tutti i Doveri e Diritti di ogni uno di noi.
Il Presidente