“Gli amministratori regionali debbono rispettare i territori e gli atti adottati. L’efficienza e l’efficacia dell’offerta sanitaria in provincia è una priorità. Paolucci, Pepe, Mariani e Monticelli con le loro affermazioni non hanno fatto chiarezza sulla questione: i 64 mln di euro destinati all’ospedale giuliese non possono e non debbono essere dirottati altrove”.
Esordisce così il sindaco Francesco Mastromauro dopo l’intervento congiunto degli assessori regionali Silvio Paolucci e Dino Pepe, del capogruppo PD in Regione Sandro Mariani e del consigliere regionale PD Luciano Monticelli.
“Intanto mi conforta sapere che le riflessioni e il confronto sulla necessità dell’ospedale costiero di I livello sono aperti. Dico questo perché lo scorso aprile proprio l’assessore Paolucci aveva invece affermato che occorreva puntare su un unico ospedale in provincia. Dandolo peraltro come cosa fatta nel concludere il suo intervento al convegno promosso a Mosciano dall’Anaao-Assomed Abruzzo. Mi sembra quindi che adesso – continua Mastromauro – le posizioni siano cambiate. Ne prendo atto. Aggiungono poi Paolucci, Pepe, Mariani e Monticelli che la riclassificazione a DEA di I livello non coinvolge soltanto il bacino di utenza afferente al Presidio di Giulianova ma è dirimente per l’intera programmazione sanitaria della provincia di Teramo. Lo sappiamo bene e lo abbiamo sempre sostenuto. Tanto vero che non casualmente ho parlato di area vasta facendo riferimento ad un bacino d’utenza che coinvolge la metà dell’intera popolazione provinciale, peraltro in crescita demografica nel segmento litoraneo come si rileva dal “Bilancio demografico dell’Abruzzo tra il 2013 ed il 2016” approntato da Aldo Ronci. Dicono ancora che sulla questione c’è necessità di un approfondimento serio. Giustissimo. Ed è proprio quello che stiamo facendo negli incontri tra il Gruppo di lavoro e il governatore D’Alfonso. Sarei lieto se Paolucci e Mariani, benché invitati tuttavia assenti in occasione dei consigli comunali e degli incontri istituzionali avutisi a Giulianova, partecipassero agli incontri in Regione. E con loro naturalmente Pepe e Monticelli. Da tutti loro attendiamo quindi un fattivo contributo”.
Il sindaco poi spiega perché le affermazioni rese da Paolucci, Pepe, Mariani e Monticelli non facciano chiarezza in ordine alla questione della mancata inclusione di Giulianova nel contratto di programma con il Ministero per la costruzione di cinque nuovi ospedali.
“Faccio notare in proposito che l’Ospedale costiero di I livello è una questione distinta e separata, e peraltro successiva, rispetto alle risorse previste per la nuova struttura sanitaria giuliese nella ormai famosa e spero non famigerata delibera regionale n. 742 del 15 novembre 2016, che non essendo stata revocata è ancora pienamente efficace. Una delibera che ha in sostanza recepito e confermato tutte le indicazioni avutesi negli ultimi sedici anni e riguardanti la realizzazione di cinque nuovi ospedali in Abruzzo compreso quello di Giulianova, per il quale sono stati previsti circa 64 milioni di euro. Da non dimenticare poi gli impegni presi dal governatore D’Alfonso nell’incontro dello scorso 20 maggio in Comune, quando quale rassicurato sulla disponibilità dei fondi per il nuovo ospedale trattandosi solo di definirne i criteri di realizzazione. E proprio un paio di giorni fa il presidente della Regione, facendo seguito alle mie rimostranze, è tornato sull’argomento dichiarando in una intervista televisiva, cito testualmente, che ‘il sindaco di Giulianova non deve coltivare la delusione perché stiamo lavorando in un tavolo frontale per trovare un punto di valorizzazione del presidio di Giulianova anche arrivando a concepire nuove specializzazioni. In modo che il sindaco, che è grande parte, ma soprattutto Giulianova si possa sentire interessata e coinvolta da questo piano di aumento dei diritti della salute’. Ora credo si comprenda la ragione per cui non mi pare che l’intervento di Paolucci, Pepe, Mariani e Monticelli abbia contribuito a fare chiarezza eliminando i dubbi. Dubbi presenti anche nelle oltre 4 mila persone, in rapidissimo aumento e peraltro non solo residenti a Giulianova, che hanno firmato nei banchetti allestiti per il potenziamento dell’ospedale giuliese. E tra quelle firme – conclude il sindaco – c’è anche la mia. Sia chiaro quindi che i 64 mln di euro destinati all’ospedale giuliese non possono e non debbono essere dirottati altrove”.