Ospedale di Giulianova: subito il trasferimento di medicina generale nel Padiglione Est
Apprendiamo con piacere la notizia della nuova sistemazione del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Giulianova nel padiglione est del suddetto nosocomio, però…
Questa nuova sistemazione ha determinato di fatto l’isolamento dei reparti di Medicina generale e Lungodegenza nel padiglione ovest complicando, non di poco l’attività professionale del già esiguo personale medico, infermieristico e socio sanitario. Inutile sottolineare che a farne le spese sono i pazienti a cui non si può garantire, nonostate gli sforzi del personale in servizio, i livelli minimi di assistenza e che subiscono trasporti in ambulanza da un padiglione all’altro per l’esecuzione di esami di diagnostici quali raggi, eco addominale, eco cardiaco ecc.. Situazione, quella della localizzazione dei reparti di Medicina/Lungodegenza distanti dai reparti di Cardiologia e Rianimazione che fa sollevare più di un dubbio sulla possibilità di una gestione efficace delle urgenze che si verificano nei reparti Medicina/Lungodegenza.
Ad oggi a nulla sono valsi gli appelli avanzati , dal personale medico alla direzione generale, di trasferire tempestivamente le U.O. di Medicina e lungodegenza dal padiglione Ovest a quello est. Trasferimento, da programmare per ridurre i disagi in concomitanza del blocco dell’attività operatoria ordinaria in vista delle festività natalizie, che sarebbe il primo passo verso il superamento di criticità nella gestione di reparti, dove la maggior parte dei degenti non sono autosufficienti, data anche dalla carenza cronica di personale medico, infermieristisco e di Operatori Socio Sanitari.
La FP CGIL nel chiedere che il trasferimento dei reparti di Medicina e Lungodegenza dal padiglione Ovest al padiglione Est dell’ospedale di Giulianova avvenga nel più breve tempo possibile, ribadisce la propria posizione e cioè che la tutela dei diritti dei lavoratori della Sanità è per noi tutela del diritto alla salute dei cittadini, pertanto saremo al fianco del personale medico, infermieristico, socio sanitario nell’intraprendere ogni azione necessaria alla tutela della propria professionalità a garanzia del diritto alla salute dei cittadini.