IL LIBRO “VIVI L’ITALIA” di ALESSANDRA GASPARRONI


GIULIANOVA 5 aprile ore 18, Sala “Buozzi” – Piazza Buozzi
IL LIBRO “VIVI L’ITALIA” di ALESSANDRA GASPARRONI

Mercoledì 5 aprile 2017 alle ore 18, a Giulianova presso la Sala “Buozzi” del Comune di Giulianova, in Piazza Buozzi, si terrà l’attesa presentazione del nuovo libro dell’antropologa teramana ALESSANDRA GASPARRONI dal titolo “VIVI L’ITALIA. TRA STORIA E ANTROPOLOGIA”, volume edito per i tipi della casa editrice teramana Ricerche&Redazioni, e promosso dall’Associazione culturale “Gruppo Orao” di Giulianova.

All’incontro, patrocinato dal Comune di Giulianova, prenderanno parte, insieme all’Autrice, Maria Luisa Falanga presidente del Gruppo Orao e lo storico Sandro Galantini.

Il libro, che si compone di 144 pagine illustrate su carta naturale di pregio delle Cartiere Fedrigoni, cucito e rilegato artigianalmente, propone una sorta di «Grand Tour del nostro secolo, che conduce il lettore a visitare o ri-visitare luoghi italiani molto conosciuti o mai percorsi. Scorci d’Italia sui quali ancora tanto può dirsi. Curiosità e realtà di un vissuto che riemerge, a tratti, durante questo viaggio ideale dove, tra le pieghe di antichi costumi tradizionali d’Abruzzo e Molise, di simboli fittili delle Puglie, di rifugi cari a personaggi come Leopardi, giovane favoloso, ognuno troverà esaudito il proprio desiderio di conoscere. Eco e musicalità si dipanano tra i panni stesi del rione Sanità, la vita e la morte convivono in una Napoli mai del tutto scoperta. Realtà storiche si coniugano a risvolti antropologici tra gli spazi della Campania Felix. La Sibilla Appenninica che dimorava nei monti delle Marche conversa con quella Cumana che guarda il lago d’Averno. Sacre devozioni nascoste in Emilia Romagna e Lombardia si alternano a quelle legate a figure di animali nel Lazio e in Abruzzo. Paesi e contrade trovano così un loro spazio per continuare a vivere nella mente del viaggiatore». La copertina del volume riproduce un suggestivo paesaggio napoletano col Vesuvio sullo sfondo, raffigurato in un acquerello di fine Ottocento di eccellente fattura.

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