Ospedale. Mastromauro contro Paolucci: “L’assessore, che ha evitato di essere presente al consiglio comunale del 13 febbraio e senza nemmeno esaminare la proposta del manager Fagnano, ha già deciso per l’ospedale unico sostituendosi alla Giunta regionale e facendo carta straccia delle istanze delle comunità. Ma chi semina vento raccoglierà tempesta”.
Il sindaco Francesco Mastromauro attacca frontalmente l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci dopo le sue dichiarazioni riguardanti la volontà di realizzare un ospedale unico in provincia di Teramo.
“Bravo, complimenti”, esordisce il sindaco di Giulianova. “Avevamo davvero bisogno di un assessore che dopo essersi rimangiato la parola data, tra l’altro evitando accuratamente di presenziare, benché invitato con largo anticipo, al consiglio comunale giuliese del 13 febbraio, quello relativo all’ospedale di primo livello sulla costa, ha bellamente deciso per l’ospedale unico nella provincia di Teramo. E ciò senza aver nemmeno esaminato la proposta progettuale del manager della ASL Fagnano, rendendo quindi carta straccia le istanze della comunità. Vorrei ricordare infatti all’assessore – prosegue Mastromauro – che l’ 8 marzo scorso si è tenuta a Giulianova, in Comune, una riunione da me convocata alla quale hanno preso parte i primi cittadini, o loro delegati, delle località costiere, cioè Martinsicuro, Alba Adriatica e Roseto degli Abruzzi tranne Pineto e Silvi e il commissario prefettizio di Tortoreto che hanno motivato la loro assenza per impellenti impegni di carattere istituzionale, nonché di Bellante, Morro d’Oro, Mosciano S. Angelo e Notaresco. Ebbene in quella riunione i rappresentanti istituzionali delle località che formano quella che ho sempre definito un’area vasta, accomunata da interessi convergenti ad iniziare dal bisogno di risposte certe ed adeguate sulla qualità dei servizi sanitari erogati, hanno condiviso il contenuto nella mozione approvata nel consiglio comunale giuliese del 13 febbraio scorso, sia dalla maggioranza che dall’opposizione, ritenendo quindi che la proposta di un ospedale di 1° livello sulla costa sia ragionevole ed opportuna. Non solo. Lo scorso 17 marzo proprio il manager Fagnano, smentenndo le voci sulla cancellazione a priori della proposta di ospedale costiero di 1° livello, aveva rassicurato sull’elaborazione in corso del progetto, indubbiamente complesso e da sottoporre all’attenzione della Regione, per una struttura appunto di 1° livello da 380 posti. Quindi mentre i rappresentanti istituzionali di 11 località aprono all’idea di un ospedale costiero di 1° livello facendosi portavoce di un bisogno collettivo, e il manager della ASL di Teramo sta facendo ultimare il relativo progetto, da sottoporre al vaglio della Giunta regionale, ecco arrivare l’assessore che, con somma scorrettezza, decide per l’ospedale unico. E questo – conclude il sindaco – dopo aver garantito più volte in passato, l’ultima volta nel novembre 2016, che Giulianova avrebbe avuto un nuovo nosocomio con 173 posti letto per un costo di 64 milioni di euro. Uno schiaffo, è il caso di dirlo, a 150.000 abitanti. Ma chi semina vento raccoglierà tempesta”.