Come è facile fare finta di indignarsi di fronte allo stato tutt’altro che felice della sanità Abruzzese . E’ dovuto il diritto-dovere all’indignazione da parte dei cittadini di fronte alla disfunzione nei servizi che la Regione Abruzzo ha l’obbligo di erogare. Ma che questa indignazione venga espressa nella assemblea pubblica di giovedì 20 c.a. dal PD Giuliese, ci sembra fuoriluogo. Non perché non ne abbia diritto ma semplicemente perché, dato il suo ruolo, non se lo può consentire. I motivi sono molteplici. Avrebbero potuto, come tutt’ora potrebbe, il presidente D’Alfonso e l’Assessore alla Sanità Paolucci, agire per risolvere veramente i problemi della Sanità piuttosto che strombazzare proclami via stampa come fossero gli ultimi arrivati. Ecco, a valle di tanta indignazione posticcia, nonostante i tristi precedenti (vedi Giunta Del Turco), ancora oggi, non riesce a suggerire niente di meglio che una nuova privatizzazione per risolvere le difficoltà della Sanità Abruzzese. Quindi tutto torna, il giochetto è scoperto, con questo asso tirato fuori dalla manica si capisce dove si vuole andare a parare. Con orgoglio ricordiamo per l’ennesima volta che, se in Abruzzo è stato scoperto il malaffare e denunciato lo scandalo Sanitopoli/Angelini, lo si deve alla coerente battaglia condotta da RC che, come ricordato dai PM anche durante la requisitoria, per anni con interrogazioni, esposti alle Procure e una continua attività di analisi e informazione ha denunciato il perverso rapporto tra le cliniche private di Angelini e la politica, con la giunta DEL TURCO, caduta in maniera disonorevole per furti di ricchezza pubblica, la Sanità in Abruzzo è sprofondata nel baratro della inefficienza e della privatizzazione malandrina. Sia comunque chiaro che il PD, per quanto riguarda lo stato pietoso della Sanità Abruzzese, di colpe ne ha a iosa ma affidarsi alle facili indignazioni del segretario del PD Giuliese Filipponi sarebbe veramente troppo. RC esorta la popolazione di Giulianova a non cadere nelle trame della facile comunicazione ordite da disinvolti comunicatori che tutto possono dire ma non certo giocare con i problemi della Sanità. Non è il caso, perché sono molto seri i problemi. RC Chiede il rispetto dell’articolo 32 della COSTITUZIONE della REPUBBLICA ITALIANA stabilisce che lo Stato tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, gratuite agli indigenti. garantisce cure RC ribadisce con forza che è contraria alla chiusura o alla riconversione di tutti gli attuali presidi esistenti in Provincia di Teramo perché “il contenimento delle spese non può essere perseguito penalizzando il diritto dei cittadini alla salute, ma eliminando tutte le distorsioni che hanno alimentato sprechi e ruberie. La spesa sanitaria va indirizzata sulla base degli effettivi bisogni della popolazione”. RC “per insanabili differenze di vedute sui criteri di scelta della Giunta D’Alfonso”, ritiene “politicamente ed eticamente sbagliato questa è una scelta che finirà per avvantaggiare solo i privati”. In questo piano sanitario, non vediamo in nessun modo la soluzione ai problemi denunciati, pensiamo che si abbia molto a cuore il contenitore ma non il contenuto non è della ‘sanità del cemento’ che abbiamo bisogno. Si tratta di una battaglia che deve restituire ai cittadini un ruolo pieno e attivo, per questi motivi vale la pena di lottare per una sanità pubblica di tutti! RC invita anche gli elettori del Partito Democratico a unirsi a tutti i cittadini che si battono per una mobilitazione pacifica e popolare. D