Dopo diverse note e incontri con l’amministrazione comunale le Rappresentanti Sindacali Unitarie del Comune di Giulianova hanno indetto, per mercoledi 1 febbraio prossimo, un’assemblea di tutto il personale insieme alle Federazioni Sindacali Provinciali FP CGIL, FPL CISL e CSA, per discutere delle problematiche connesse alle condizioni lavorative e di benessere organizzativo dei dipendenti del Comune di Giulianova, definendo le conseguenti azioni da intraprendere.
La situazione del personale del Comune è ormai arrivata al limite, con settori che rischiano il blocco e servizi, come quello relativo alle buste paga, che sono stati affidati a ditte esterne per garantirne la funzionalità.
Due soli dirigenti, di cui uno a tempo determinato che gestisce la maggioranza dei settori dell’Ente, e uffici con carenza cronica di personale, aggravata dalla migrazione di impiegati verso altri Enti, hanno di fatto annullato i benefici derivanti dalle ultime assunzioni.
In particolare l’area tecnica, già sottodimensionata anche in funzione del super lavoro derivante dall’aumento delle istanze relative ai bonus edilizi e ai progetti del PNRR, invece di essere potenziata può contare su due unità in meno, a seguito del licenziamento di un tecnico e dello spostamento di altri due rispettivamente come responsabili del servizio governo del territorio e dello sportello unico attività produttive.
Le luci accese, fino a tarda sera, negli uffici dell’Area Tecnica del Comune, testimoniano di un super lavoro che, però, non riesce a dare risposte ai cittadini che aspettano anche un anno per il rilascio di un permesso di costruire e molto di più per l’approvazione di una piano attuativo, mentre diverse occasioni di finanziamento per opere pubbliche rischiano di essere perse perchè non c’è chi può gestire le procedure.
Eppure la Giunta Comunale ha approvato uno schema di fabbisogno di personale che prevede l’assunzione di nuove unità, ma, ad oggi, sembra che non ci siano novità di rilievo.
Intanto numerosi dipendenti stanno partecipando ad altri concorsi o a procedure di mobilità e, a breve, potrebbero esserci nuove defezioni, con conseguente peggioramento di una situazione già drammatica.
Mercoledi 1 febbraio non si parlerà solo di necessità di nuove assunzioni, in quanto i dipendenti lamentano anche un generale disinteresse verso le forme di incentivazioni che il contratto nazionale prevede, come le progressione economiche orizzontali e le progressioni di carriera o l’erogazione di incentivi vari.
Fino ad oggi i sindacati hanno pazientato ma da giovedi, forse, assisteremo ad azioni più incisive da parte degli impiegati di Corso Garibaldi e via Bindi.
( Riccardo Salvatore )